Tornando sulla terraferma e alla nomina a Duchi degli Altavilla in seguito al Concordato di Melfi si ebbe la seguente cronologia di Duchi di Puglia e Calabria :
Roberto il Guiscardo dal 1059 al 17 luglio 1085
Ruggero Borsa dal 17 luglio 1085 al 22 febbraio 1111
Guglielmo II di Puglia dal 22 febbraio 1111 al 28 luglio 1127.
Quindi tre Regni Normanni nel Sud Italia, il Regno dei Drengot a Capua, il Regno di Puglia e Calabria retto da Guglielmo II d’Altavilla e in Sicilia governava un altro Altavilla, il più famoso Ruggero II.
Infatti nel 1112 divenne maggiorenne Ruggero II, figlio secondogenito di Ruggero I e di Adelaide di Monferrato e quindi divenne l’effettivo Conte di Sicilia visto che il primogenito Simone era morto.
Nel 1121 ci fu il primo passo per l’unificazione di tutto il Sud da parte di Ruggero II, infatti con accordi presieduti dal Papa Callisto II, riuscì a strappare al cugino Guglielmo II di Puglia, molti possedimenti in cambio di un appoggio militare contro il Barone Giordano di Ariano.
Dopo questi avvenimenti Ruggero II si ritrovò ad avere possedimenti anche sul continente e precisamente divenne Signore dei territori di Amalfi e Gaeta, su parte di Napoli, su Taranto, Capua ed Abbruzzi.
Quando nel luglio del 1127 Guglielmo II morì senza figli, Ruggero II reclamò tutti i possedimenti del cugino ed anche i possedimenti dei Drengot su Capua e dintorni.
Sbarcò allora nel continente e conquistò senza difficoltà Amalfi e Salerno, dove venne incoronato. Tuttavia l'unione di Sicilia e Puglia era osteggiata da papa Onorio II e dai Signori locali stessi.
A Capua, nel dicembre 1127, il Papa promosse una "crociata" contro Ruggero, mettendo Roberto II di Capua e Rainulfo di Alife (cognato di Ruggero) contro di lui.
Tuttavia questa coalizione fallì miseramente e nell'agosto 1128 il Papa fu costretto dalla superiorità militare a nominare nella città diBenevento Ruggero II duca di Puglia.
A settembre del 1129 Ruggero fu pubblicamente riconosciuto duca da Napoli, Bari, Capua e dalle altre città.
Egli cominciò allora ad imporre l'ordine nei possessi Altavilla, dove il potere del duca era andato indebolendosi.
Per legare insieme tutti questi stati, il titolo reale sembrava essenziale e la morte di Onorio II nel febbraio 1130, seguita da una duplice elezione di unPapa e un Antipapa, avvenne nel momento per lui decisivo.
Nell'elezione del nuovo Pontefice scoppiò uno scisma fra Innocenzo II, eletto con l'appoggio dei Frangipane, e Anacleto II, sostenuto dalla famiglia dei Pierleoni.
Nella confusione che ne seguì, Innocenzo, pur riconosciuto dalla maggior parte della cristianità, fu costretto a rifugiarsi in Francia; rimase a Roma invece Anacleto II che tuttavia aveva bisogno di maggiori consensi.Ruggero lo appoggiò ed il prezzo fu la corona: il 27 settembre 1130 una Bolla di Anacleto II consegnata al duca di Puglia presso la città di Avellino fece Ruggero Re di Sicilia.
L'incoronazione a Rex Siciliae, ducatus Apuliae et principatus Capuae avvenne a Palermo il 25 dicembre 1130.
Tutto ciò spinse Ruggero in una guerra di dieci anni. Bernardo di Chiaravalle, campione di Innocenzo II, mise in piedi una coalizione contro Anacleto ed il suo "Re mezzo pagano".
Ad esso si aggiunsero Luigi VI di Francia, Enrico I di Inghilterra e l'Imperatore Lotario III del Sacro Romano Impero.Nel frattempo il Meridione d'Italia insorse.
Alcuni nobili feudatari normanni, che già da tempo mordevano il freno, non accettarono il nuovo sovrano: nel 1132, Rainulfo radunava grandi forze con il suo alleato il Roberto II di Capua.
La città di Benevento, nonostante fosse usualmente fedele a Ruggero, si consegnò nelle mani dei ribelli che si erano ammassati alle sue porte.Gli eserciti avversi si scontrarono nella Battaglia di Scafati che, dapprima favorevole alle truppe regie, terminò in una disastrosa sconfitta per Ruggero (24 luglio 1132).
Le cose potevano mettersi molto male per Ruggero, già sconfitto e per giunta politicamente inviso da tutti: a complicare le cose per lui infatti, l'imperatore Lotario II era sceso a Roma per farsi incoronare imperatore da Innocenzo II (4 giugno 1133) e se non avesse considerata chiusa la partita, facendo repentinamente ritorno in Germania, avrebbe potuto assestare a Ruggero un colpo definitivo.
Cosa che non fece e che Ruggero II sfruttò questa distrazione imperiale per rifarsi delle sconfitte ma questo lo leggeremo nella quarta parte.
Molto interessante e ben organizzata l'esposizione.
RispondiEliminaVERY interesting!!! MORE!!!
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